Articolo apparso sul sito Dissapore il 16 agosto 2021
Recensione di Saretina 152, accogliente lido con ristorante a Cervia nonché cucina classica (con qualche) vezzo sulla spiaggia: il menu, i prezzi, i piatti da provare, le nostre opinioni.
Nel 2017 un’ordinanza regionale ha reso più facile realizzare dei veri e propri ristoranti sulla spiaggia con la possibilità di restare aperti anche di sera 365 giorni all’anno. Da quel momento molti imprenditori hanno deciso di trasformare lo stabilimento per portare il servizio di ristorazione a livello dell’offerta gastronomica di un vero e proprio ristorante. Non solo panini, piadine e gelati, ma veri e propri locali gourmet. Questa strada è stata presa anche da Simone Guiduzzi, patron del bagno Saretina 152 sul lungomare di Cervia, che ha trasformato la sala, le cucine e allargato il dehors dove, fino a 4 anni fa, c’era un campo di boccel
Lo stabilimento era di proprietà della curia, a servizio della vicina colonia, ed era gestito dai suoi genitori, mentre ora ha una cucina con 12 persone che lavorano anche d’inverno, grazie alla sala chiusa e riscaldata.
Il locale è particolarmente elegante per uno stabilimento balneare grazie al lungo tovagliato bianco, le sedie e i tavoli di legno coperti da ombrelloni verso la spiaggia e da un grazioso pergolato abbellito da grandi piante in vaso più all’interno. Pur avendo i piedi sulla sabbia, la sensazione è di essere in un vero e proprio ristorante. Anche la carta dei vini non è da meno e permette di scegliere con una certa agiatezza tra bianchi italiani e bollicine d’oltralpe, ma non mancano neanche diversi rossi.
Il servizio è affabile, con una punta di scherzosa romagnolità che non guasta, anzi aiuta a sentirsi a casa, in linea con le proposte della cucina sostanziosa e curata. Qui le ore passano che è un piacere.
Il menu, la cucina
Il menu comprende molte portate classiche di pesce dai tradizionali spaghetti con le poverazze (le vongole del nostro litorale, più piccole, ma più saporite delle blasonate veraci) il risotto alla marinara, le tagliatelle al ragù e anche tra i secondi si può scegliere tra la tipica grigliata di pescato del giorno, il fritto misto e gli spiedini. Qua e là qualche sorpresa come le ottime ali di razza al vapore (14 euro) con concassé di pomodori, tropea marinata e basilico, piacevolmente fresche. Tra i primi anche i monfettini -una pasta tipica romagnola, quasi scomparsa nella ristorazione- in brodo di seppie e paganelli (14 euro), un recupero di una minestra dal sapore antico.
Anche l’abbondante grigliata Saretina con coda di rospo, sogliola, mazzancolla e seppia non delude, stessa cosa per i fischioni (calamari) in carta da forno, un’altra concessione alla grande tradizione del pesce povero romagnolo. Per chiudere una namelaka (crema vellutata e leggera di cioccolato bianco con crumble e mirtilli (7 euro) un gelato al latte di bufala con composta di fragole e mentuccia (7 euro) davvero saporito, nella sua semplicità.
Ecco, “semplicità” è la parola d’ordine di Saretina, che non è affatto sinonimo di banalità, anzi, a volte rendere la perfezione dei piatti più semplici richiede più cura e studio di una cucina superficialmente creativa.
Opinione
ristoranti
Eleganza, semplicità e tradizione sono le chiavi di questo stabilimento balneare con una spiccata vocazione per la cucina di mare. Con i piedi sulla sabbia è possibile gustare i grandi classici della cucina romagnola cucinati con mano giovane e sicura.
PRO
- Splendidamente accogliente, forse uno degli stabilimenti più gradevoli in cui pranzare e cenare
- Cucina romagnola classica che rispolvera vecchie ricette con una marcia in più
CONTRO
- Armatevi di pazienza se dovete prenotare: prendere la linea è un’impresa
- In alta stagione è quasi impossibile trovare parcheggio nelle vicinanze
VOTO DISSAPORE: 7.5 / 10